Primaria - La scuola di Barbiana
Progetto "La scuola di Barbiana"
A.S.2024-2025
Nell’ambito del percorso sull'educazione alla cittadinanza, le classi VB e VC della scuola primaria Rossini hanno scelto di approfondire alcuni principi della Costituzione attraverso la conoscenza della figura di don Lorenzo Milani e dell’esperienza della sua scuola con letture, visione di documentari e l'intervista ad Agostino Burberi, uno dei primi alunni della scuola e oggi Presidente della Fondazione.
Una tappa importante è stata l’indimenticabile giornata alla scoperta dei luoghi di Barbiana.
Questa scuola è stata fondata nel 1954 da don Lorenzo Milani che dedicherà la sua vita all’istruzione dei ragazzi di Barbiana, respinti dalla scuola statale.
Era frequentata tutti i giorni della settimana, dalla mattina alla sera; non c’era ricreazione, non c’erano vacanze. Si faceva lezione all’aperto o nella piccola aula intorno a grandi tavoli; i ragazzi studiavano tutte le materie e costruivano gli strumenti di studio; s’imparava facendo.
Nella scuola di Barbiana non c’erano voti, non si bocciava, non c’era il migliore o il peggiore.
Don Milani voleva “dare la parola” agli umili montanari, e formare “cittadini sovrani”.
In questa scuola la Costituzione era alla base degli insegnamenti.”
La nostra scuola ha ospitato la mostra itinerante “Gianni e Pierino” ispirata al libro Lettera a una professoressa, testo collettivo scritto dagli alunni di Barbiana sotto la guida di don Lorenzo.
Dopo la bocciatura di alcuni di loro, quei ragazzi decisero di scrivere una lettera nella quale criticavano la scuola italiana di quel tempo attraverso la figura di due personaggi, Gianni, un ragazzo montanaro di Barbiana, bocciato più volte, e Pierino figlio di una famiglia privilegiata. Da qui il titolo della mostra.
Gianni è uno dei tantissimi ragazzi che la scuola perde, si legge in Lettera a una professoressa, scuola che resta tagliata per i ricchi perché rimane un privilegio, contravvenendo all’articolo 3 della Costituzione che cita “ ..è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.”
La mostra è stata gentilmente messa a disposizione dalla Fondazione don Lorenzo Milani.